Dietro alla scelta del nome di Leone XIV, diventato Papa da pochi giorni, c’è l’intelligenza artificiale.
Lo scorso 8 maggio Robert Francis Prevost è diventato Papa (in seguito alla morte di Bergoglio), assumendo il nome di Leone XIV, in omaggio a Leone XIII. Dietro alla decisione del primo Pontefice proveniente dagli Stati Uniti c’è un motivo ben preciso, che vede coinvolta l’intelligenza artificiale.
Dopo essere stato ricoverato presso il Policlinico Gemelli di Roma per diversi giorni a causa di una polmonite bilaterale e di un’infezione respiratoria, Papa Francesco è deceduto la mattina del 21 aprile, nel giorno del Lunedì dell’Angelo. In seguito ai funerali e al periodo di lutto in onore di Bergoglio, ha avuto inizio la Conclave per la scelta del suo successore.
Così Leone XIV è stato eletto nuovo Papa, attirando fin da subito l’attenzione dei fedeli. In occasione del suo primo discorso al Collegio Cardinalizio, infatti, ha parlato del futuro della Chiesa e dei suoi progetti, svelando che dietro alla scelta del suo nome si nasconde l’intelligenza artificiale.
Prevost ha deciso di rendere omaggio a Papa Leone XIII, diventato Pontefice in un momento storico di grande importanza. Eletto nel 1878, ha vissuto la rivoluzione industriale dimostrando un forte interesse per i problemi sociali dei tempi. In quegli anni, il mondo è andato incontro ad una serie di cambiamenti destinati a modificare per sempre la società.
L’intervento di Leone XIII, passato alla storia per la promulgazione della sua enciclica Rerum novarum, ha determinato la scesa in campo della Chiesa nelle questioni sociali per la prima volta in assoluto. Il nuovo Papa ha preso ispirazione proprio dall’operato di Leone XIII, spiegando che, al giorno d’oggi, la Chiesa “offre a tutti tesoro del suo insegnamento sociale in risposta ad un’altra rivoluzione industriale”.
Il riferimento di Leone XIV è al progresso tecnologico e all’intelligenza artificiale che, con la sua diffusione, sta portando “nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro”. Questa non è la prima volta che la Chiesa si mostra interessata al tema dell’IA: già in passato Papa Francesco ha invitato i fedeli di tutto il mondo a riflettere sui rischi legati al suo uso per la creazione di fake news e la manipolazione della realtà.
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