Ci sono ottime notizie per tutti i videogiocatori: cambiamento storico

I dati statistici rilevano ottime notizie per il mondo dei videogiochi e gli appassionati di questo settore: ci troviamo di fronte ad un momento di rilancio che potrebbe avere un impatto storico?

Tra il 2019 ed il 2020 il settore videoludico ha fatto registrare una crescita tale – dovuta anche al fatto che molte persone chiuse in casa per il lockdown si sono buttare sui videogame per evadere da quella realtà – da rendere l’industria del gaming la più remunerativa del mondo dell’intrattenimento, molto più di quella musicale e di quella cinematografica.

Ragazza in postazione da gaming che esulta
Ci sono ottime notizie per tutti i videogiocatori: cambiamento storico – gotfrag.it

Tali dati hanno spinto tantissime realtà a provare ad espandersi nel settore gaming, come Google (ed il defunto Stadia), Amazon, Apple, Netflix e persino Facebook. Un incremento di interesse e investimenti che ha portato i colossi del settore ad investire a loro volta per mantenere il loro ruolo di leadership sul mercato e proteggersi dall’assalto dei giganti del settore tech.

Quanto accaduto negli anni successivi ha dimostrato due cose: la crescita in parte era solo una bolla finanziaria (in parte perché ancora oggi l’industria videoludica è la più remunerativa, ma la crescita si è arrestata in modo drastico), entrare nel mondo del gaming e avere successo è più complesso che in altri settori.

L’arresto della crescita ha portato ad una diminuzione di profitti – rispetto alle previsioni e agli anni precedenti – e portato i colossi del settore a licenziare una grossa fetta dei loro dipendenti, nonché a ristrutturare internamente i propri studi. In questo momento di difficoltà sono stati chiusi numerosi studi di sviluppo (alcuni importanti e storici) e altri sono in grave crisi.

Licenziamenti in diminuzione, l’industria videoludica ha superato la crisi?

Per fare capire quanto sia stata profonda la crisi vissuta negli ultimi anni, vi basti pensare che dal 2022 al marzo 2025 sono stati licenziati 35.800 dipendenti. Il trend negativo non è cessato e anche nei primi mesi del 2025 ci sono stati dei licenziamenti di massa, quelli che hanno fatto maggiore scalpore sono stati quelli di EA all’interno di gruppi storico come Respawn e Codemaster.

Dipendente licenziato che si dispera
Licenziamenti in diminuzione, l’industria videoludica ha superato la crisi? – gotfrag.it

Ad oggi i licenziamenti accertati nel settore ammontano a 2.705 dall’inizio dell’anno fino ad Aprile, un numero cospicuo ma decisamente inferiore allo stesso periodo degli anni precedenti e inferiore alle previsioni di inizio anno. Va comunque sottolineato che ieri è giunta notizia di licenziamenti di massa da parte di Microsoft: il 3% dell’intera forza lavoro del colosso tech è stato mandato a casa e tra questi anche alcuni dipendenti del settore Xbox Studios (di cui però non si conosce il numero preciso).

Analizzando i dati pre licenziamenti Microsoft, l’esperto di settore di VentureBeat, Amir Satvat ha provato a calcolare quanti licenziamenti ci potrebbero essere da qui alla fine dell’anno. Per il calcolo si è basato su un complesso modello di calcoli temporali alimentato da dati storici e statistici inerenti agli ultimi 3 anni chiamato Holt-Winters e previsto che ci potrebbero essere altri 2.684 licenziamenti entro la fine dell’anno.

Possibile che la mossa compiuta da Microsoft faccia lievitare il numero previsto, ma qualora non vi siano nei prossimi mesi grossi tagli da parte degli altri colossi del settore come Sony, EA, Nintendo, Ubisoft, Take Two o Embracer Group, è possibile che non si discosti di troppo dalla previsione.

Ciò significherebbe che l’industria tutta è in ripresa e che il conseguente aumento di guadagni possa consentire una crescita artistica e qualitativa a beneficio dei consumatori. Non resta che attendere e sperare che Satvat ci abbia visto lungo.

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