L’IA può essere usata in diversi ambiti, rendendo più semplice lo svolgimento di mansioni. Eppure, nasconde una funzione che sta facendo tremare il mondo.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una diffusione delle tecnologie che sfruttano l’intelligenza artificiale. Quest’ultima può essere impiegata in diversi settori, da quello bancario a quello sanitario, permettendoci di semplificare e velocizzare lo svolgimento di attività complesse o l’analisi di dati. La versatilità e l’efficienza dell’IA, tuttavia, la rendono anche lo strumento perfetto per i malintenzionati. C’è una funzione, in particolare, che sta preoccupando tutto il mondo.
L’intelligenza artificiale ha rivoluzionato il settore tecnologico. In ambito lavorativo rappresenta un’ottima soluzione per migliorare e potenziare il processo produttivo e sono sempre più coloro che la utilizzano per risparmiare tempo e portare a termine le più svariate operazioni. Il suo funzionamento si basa sull’apprendimento automatico e sul ricorso agli algoritmi per poter riprodurre il pensiero umano.
L’IA è in grado di ragionare ed imparare, rendendoci la vita più semplice. La sua ascesa, tuttavia, ha fin da subito sollevato non pochi dubbi sui possibili rischi legati ad un suo uso scorretto. Proprio come nel caso della nuova funzione che, nell’ultimo periodo, sta facendo molto discutere.
Ogni giorno sul web circolano truffe e fake news dalle quali tutti noi dovremmo diffidare, assicurandoci sempre di navigare su siti sicuri e di avere accesso ad informazioni veritiere. Tutelarsi dalle frodi è fondamentale, ma con il progresso tecnologico anche i malintenzionati si dimostrano sempre capaci di scovare nuove soluzioni per ingannare le loro vittime. I deepfake in tempo reale sono l’ultima trovata per raggirare gli utenti.
Di cosa si tratta nello specifico? L’intelligenza artificiale può essere usata per generare video fasulli – noti, per l’appunto, come deepfake – partendo da contenuti reali e creando filmati che mostrano persone (il cui volto viene sovrapposto ad un corpo che, tuttavia, non è davvero il loro) che dicono o fanno determinate cose, senza che ciò sia realmente accaduto.
Tra gli esempi più famosi, possiamo menzionare i video che hanno per protagonisti politici come Barack Obama o Donald Trump, impegnati in discorsi che non hanno mai pronunciato. Ma anche celebrità del calibro di Taylor Swift e Tom Hanks, i cui volti sono stati sfruttati per mettere a punto frodi online.
Con il deepfake in tempo reale, i truffatori hanno compiuto un ulteriore passo avanti. L’IA viene utilizzata per sostituire l’immagine del proprio volto con quella di un altro soggetto durante l’uso di applicazioni video. I malintenzionati, in questo modo, possono spacciarsi per un’altra persona.
Grazie alla tecnologia di morphing, come spiegato all’ANSA da Marco Ramilli, è possibile cambiare volto e voce ottenendo un risultato ancora più efficace rispetto ai messaggi di phishing a cui ormai ci siamo abituati. E questo non vale solo per i personaggi noti. “Basta una traccia di pochi secondi per riprodurre il vocale di un parente”, ha sottolineato il fondatore di IdentifAI, startup italiana che utilizza una tecnologia “degenerativa” per scovare i video fasulli diffusi online.
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