Con una serie di mail inviate direttamente agli utenti, Nintendo ha reso noto di aver cambiato la sua policy riguardo l’utilizzo delle proprie proprietà intellettuali inasprendo di fatto le conseguenze per chi infrange le regole.
Manca meno di un mese dall’approdo su tutti i mercato del mondo di Nintendo Switch 2, la nuova console della casa nipponica che l’intero settore videoludico attendeva ormai con una certe urgenza da anni. La presentazione della nuova console ha fatto storcere il naso a molti, sia perché il prezzo di vendita viene ritenuto elevato (soprattutto a confronto con il prezzo di vendita in Giappone), sia perché la grande N ha osato con i prezzi dei suoi titoli di lancio.
La sensazione collettiva è che Nintendo voglia spremere la fiducia della propria utenza, consapevole dell’appeal e dell’amore di cui gode nel mondo. Se ciò non bastasse, il lancio della console è povero di contenuti first party, il solo Mario Kart World (per altro contestato per il costo di 90 euro al lancio) è poca roba, è il successivo Donkey Kong Bananza non basta a colmare quel senso di vuoto avvertito dall’utenza fidelizzata.
Questo malcontento generale ha portato non solo a critiche diffuse sul web, ma anche a fenomeni di ostentazione di pirateria, azioni compiute (illegalmente) come atto di protesta nei confronti della politica commerciale aggressiva proposta dalla compagnia. Un vero e proprio affronto per una compagnia che da sempre pone molta attenzione nel cercare di impedire modifiche alle console e pirateria dei giochi (cartucce e mini disc sono stati scelti in passato proprio per limitare azioni illegali di riproduzione e copia).
Lo scorso 6 maggio Nintendo ha chiarito tramite mail diretta ai propri utenti che non ha intenzione di lasciarsi intimorire da simili azioni ed anzi ha rincarato la dose cercando di fare capire che chiunque verrà beccato a piratare contenuti o giochi subirà delle conseguenze dirette e dure.
Non è certamente un caso che il cambio delle policy dell’agreement per l’utenza Nintendo sia giunta ad un mese di distanza dal lancio di Switch 2. La compagnia nipponica vuole lanciare un messaggio forte e chiaro a tutti coloro che hanno in mente di rovinare l’esperienza online ad altri utenti, ma anche e soprattutto a chi pensa di poter ottenere illegalmente l’utilizzo di servizi e software.
Nella nuova versione dell’accordo, condivisa online da diversi utenti, si legge quanto segue: “Tutti i Prodotti Digitali registrati sul tuo Account Nintendo e tutti gli aggiornamenti di tali Prodotti Digitali sono concessi in licenza esclusivamente per uso personale e non commerciale su un Dispositivo Utente. I Prodotti Digitali non devono essere utilizzati per altri scopi”.
Viene anche aggiunto, al fine di non lasciare spazi interpretativi: “In particolare, senza il consenso scritto di NOE, non puoi noleggiare Prodotti Digitali né concederli in sublicenza, pubblicare, copiare, modificare, adattare, tradurre, sottoporre a reverse engineering alcuna parte, salvo quanto espressamente consentito dalla legge applicabile”.
Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che la comunicazione si chiude con il seguente avvertimento: “Qualsiasi utilizzo inappropriato dei contenuti digitali li renderà inutilizzabili“. A buon intenditore…
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